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E’ stato deciso di far passare in Valsusa la linea ad alta velocità che collegherà Torino e Lione, un tratto del cosiddetto corridoio internazionale 5, Lisbona-Kiev. E’ la la quarta grande infrastruttura in questa piega tra le montagne che comincia dalla Sacra di San Michele. Da qualche mese il progetto non è più soltanto un tratto di penna ma espropri, recinzioni, ruspe, poliziotti e presidi. C’è una valle, c’è la voce del parroco, del comandante sindaco, degli intellettuali, dei giovani navigatori dell’etere. Ci sono le immagini di una protesta che oscilla tra sentimento e ragione, tra ostruzionismo e ribellione, tra illusione e dramma. E c’è anche qualche perché.