Piccole composizioni musicali
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Un viaggio nella musica e nella sua storia: in questo breve saggio Carlo Maria e Martina Amadesi ci danno la possibilità di apprezzare appieno, spiegandole dettagliatamente, quelle piccole composizioni musicali che hanno lasciato dei segni profondi nell’evoluzione del gusto e dello stile. Una carrellata di bagatelle, divertissement, virtuosismi, creati dai più grandi compositori a partire dal Seicento fino ai giorni nostri. Sequenze di poche battute che racchiudono lo spirito, la forza, le inquietudini, la leggerezza dei loro creatori, da Frescobaldi a Scarlatti, da Debussy a Messiaen, un modo per conoscere forse in maniera più intima alcuni dei più grandi maestri la storia ricordi.
In Italia la polifonia vocale raggiunse il massimo splendore con Palestrina e Lasso ed il punto di partenza dell’arte strumentale è da collocarsi proprio nel momento d’oro della vocalità cinquecentesca.
Per gli strumenti solo all’inizio del 1600 cominciò a delinearsi un repertorio distinto, particolarmente in Francia e Inghilterra. Il tono si faceva più o meno serioso, a seconda della latitudine e delle opportunità che venivano offerte ai musicisti.
Clavicembalo, virginale, spinetta e organo, che prima di allora erano trattati allo stesso modo dai compositori, diedero vita alle toccate, ai ricercari, alle fantasie, alle variazioni, ai preludi.
I clavicembali italiani del ‘600 erano strumenti bellissimi, spesso con una sola tastiera ed una struttura leggera che conferiva sonorità chiara e limpida. I clavicembali di Anversa, nelle Fiandre, erano invece sontuosi, grandiosi e imponenti.
Il ferrarese Girolamo Frescobaldi, per la sua maniera di suonare con affetti cantabili, era ritenuto uno dei maggiori compositori ed esecutori di tali strumenti…
Formato 12 X 20
Pagine 96
Prezzo di copertina 13.00
ISBM 9788866081012