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La poesia di Tiziano Salari, muovendo da un “fondo oscuro di memorie”, attua con coerenza una vera e propria strategia di avvicinamento al dogma rilkiano, secondo cui poesia è esperienza.
Ergendosi la parola “alla frontiera di mondi scomparsi”, ecco che l’evidenza del dato naturale trascolora in dolente metafisica, in contagio di luce.
Nella foto mio padre ha gli occhi acquosi
D’un uomo privo di determinazione
E la brezza leggera
Alle mie spalle
Muove le cime dei cipressi
E dalla frescura dei marmi sale
Il nulla floreale
Di quell’accampamento di defunti.
La mia vita da questa altezza scende
In picchiata solitaria verso
Il fondo oscuro di memorie.
Straripa il melmoso contenitore
Degli affanni, dei treni perduti,
Delle coincidenze soppresse.
Chiedo di chi è la colpa e mi risponde
L’ignobile silenzio del gelo
Marmoreo mescolato
Alle grida infantili in un campetto di calcio
Oltre le mura
Del camposanto.
Formato 12 X 20
Pagine 72
Prezzo di copertina 11,50
ISBM 9788866080428