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Una raccolta d’esordio che compone, pagina dopo pagina, la rete delle relazioni che si sono intrecciate nella vita dell’autrice; una scelta senza tentennamenti che indaga la memoria dell’esistenza e trasforma l’esperienza personale in suggerimento di significati per i lettori.
Le liriche di Chiara Avidano colgono momenti, sentimenti, emozioni, immagini e costruiscono un archivio di ricordi e di parole, che allo stesso tempo è intrico in cui ci si impania e snodo da percorrere. È l’umanità il centro indiscusso della sua elaborazione poetica; a contorno pennellate di natura e giochi di parole ingentiliscono la tensione del confronto fra l’autrice, con i suoi sentimenti, e gli altri attori dell’esistenza, i loro transiti, le nascite, i legami, gli abbandoni, le scomparse, in un continuo mutamento di intrecci che sempre interrogano e vogliono essere indagati.
I tempi necessari alla composizione della silloge hanno lasciato la loro impronta nella diversa costruzione ritmica, nella consapevolezza e nella sperimentazione della scrittura, ma colpisce e avvince l’assoluta sicurezza nella scelta del punto di vista.
I figli,
arrivano.
Fioriscono nel cuore
plasmati nella carne,
arrivano.
In un luogo sicuro
galleggiano,
pesciolini cosmici
all’ombra dell’amore che li crea.
Singhiozzano scalciano rotolano,
si fanno,
come perle nella conchiglia.
Aspettano,
il momento della vita che respira.
E sbucano
nel giorno prescelto,
dal buio dello spazio.
Lampi azzurri nel cielo di primavera
bucaneve nel ghiaccio d’inverno
erba tenera del prato
comete improvvise d’agosto.
Allora si riconoscono,
nel velluto di un abbraccio
nell’odore di madre che già sanno,
si vedono,
occhi negli occhi,
modellati nel tepore del grembo.
Sorpresa e speranza,
ancora.
Formato 12 X 20
Confezione brossura
Pagine 96
Prezzo di copertina13,00
Collana Poesia
ISBN 978 88 6608 4747